Il colore viola della salute

Gli alimenti che noi tutti i giorni ingeriamo sono costituiti da molecole: zuccheri, proteine, fibre e composti bioattivi. Ogni molecola interagisce direttamente con i nostri processi biochimici cellulari influenzandoli in positivo ma anche negativo.  Inoltre, le ricerche hanno evidenziato che molte molecole di origine vegetale ingerite con la frutta e verdura hanno effetti non solo nutritivi ma di tutela della salute umana e del benessere generale; di conseguenza, la dieta deve essere sufficientemente ricca di questi metaboliti per assicurare un corretto apporto nutrizionale.  

Prendendo spunto dalla letteratura medica specialistica, è oramai evidente il ruolo salutare di una dieta ricca in alimenti di origine vegetale. Nello specifico i vegetali di colore blu-viola hanno evidenziato un particolare ruolo protettivo nel controllo dell’obesità e del diabete, nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, nel miglioramento delle funzioni cerebrali e nella prevenzione contro i tumori.

Foto 1 – Le antocianine danno il colore viola alle verdure

Gli studi sulle proprietà di queste molecole sono iniziati con una ricerca svolta nei primi anni 90 da Stenmetz e Potter che dimostrava la bassa incidenza di malattie tumorali nelle persone che consumano parecchia frutta e verdura e mangiano regolarmente vegetali viola. 

Questo era il primo passo e allo stato attuale sono oramai numerose le ricerche condotte in diverse università ed istituti scientifici (Stati Uniti, Europa, Cina) che confermano come frutta e verdura dal colore viola sono degli alleati preziosi nella dieta non solo come azione preventiva. In particolare, un esperimento pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, condotto in vitro e sui topi, ha evidenziato come le antocianine (che danno il colore viola) abbiano la capacità di inibire la crescita delle cellule del cancro al colon. 

Foto 2 – Le antocianine e la loro azione biochimica di inibire la crescita delle cellule del cancro al colon. 

Dagli studi più recenti è addirittura emerso che gli antociani abbiano un ruolo chiave nell’inibire l’assorbimento dei grassi e nell’incrementare i valori degli omega 3. Da qui l’effetto benefico nei confronti della riduzione del colesterolo cattivo (o LDL). 

Tali studi hanno stabilito in 150 mg la quota ottimale di antociani da assumere quotidianamente.

Dott.Emanuele Rondina – Biologo Nutrizionista

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Foto copertina: Ph Mario Ventimiglia

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