Domande e clamorose fake news sul colesterolo

DOMANDE SUL COLESTEROLO RACCOLTE DURANTE LE VISITE

E’ MEGLIO AVERE IL COLESTEROLO TOTALE BASSO?

Vero e falso

E’ vero ma non basta! Esistono due tipi di colesterolo: l’LDL e l’HDL. “Quello pericoloso” e’ l’LDL che tende appunto ad occludere le arterie. I due valori sono in equilibrio per cui si può’ avere un valore totale del colesterolo nella norma e comunque entro i limiti ma, se i valori di HDL sono bassi e di conseguenza il valore di colesterolo LDL è alto si genera un rischio cardiocircolatorio.

PER ABBASSARE IL COLESTROLO OCCORRE ELIMINARE TUTTI I GRASSI?

Falso

Quando si hanno problemi di colesterolo (soprattutto LDL) alto meglio ridurre (più’ o meno drasticamente) soprattutto gli alimenti che contengono grassi infatti, i valori di colesterolemia sono infatti correlati all’intake lipidico, specialmente di grassi saturi e di colesterolo, pertanto abbassare il consumo di alimenti grassi di origine animale come burro, salumi (mortadella, salame, pancetta o coppa,ecc), formaggi grassi (gorgonzola, mascarpone, ecc). Si a pesce, formaggi magri, carni bianche e salumi quali bresaola o prosciutto crudo senza grasso.

Solo se anche i trigliceridi sono alti allora occorre dare un taglio netto (ma non totale, ne’ definitivo) a tutti gli alimenti grassi. E’ invece importante limitare i molluschi, i crostacei e tutti gli alimenti ricchi in colesterolo che hanno comunque un effetto ipercolesterolemizzante e di limitarsi ad un idoneo apporto alimentare di colesterolo inferiore ai 300 mg.

I GRASSI VEGETALI POSSONO ESSERE CONSUMATI LIBERAMENTE?

Falso

E’ stato dimostrato che gli acidi grassi trans contenuti nel burro vegetale aumentano i livelli di colesterolo LDL e riducono quelli del colesterolo HDL. Le indicazioni dietetiche in questo senso segnalano la necessità di ridurre il più possibile le fonti di acidi grassi trans che sono rappresentate principalmente dagli acidi grassi idrogenati. Anche gli oli di palma e di cocco pur essendo di origine vegetale, hanno un profilo lipidico paragonabile al burro. Tra questi il peggiore è l’olio di palma, mentre l’olio di cocco contiene un particolare tipo di grassi saturi (a media catena o MCT) che influenzano poco i valori di colesterolo.

CHI NON CONSUMA MOLTI GRASSI ANIMALI HA IL COLESTEROLO BASSO?

Falso

Paradossalmente esistono vegani con il colesterolo alto. Essi pur non consumando assolutamente cibi di origine animale e quindi non introducendo dall’esterno questa sostanza possono soffrire di colesterolo alto perché’ l’organismo in se’ già’ produce di suo, infatti che solo il 15% del colesterolo che vediamo evidenziato con le tradizionali analisi del sangue viene dai cibi.

La produzione endogena del colesterolo avviene nel fegato grazie all’enzima HMG-CoA-reduttasi e un elevato livello di insulina raggiunto dopo cena, magari con un pasto vegetariano o vegano (ricco in glucidi), va a stimolare questo enzima ottenendo una maggiore la produzione di colesterolo endogeno.

FAKE NEWS PIU’ COMUNI SUL COLESTEROLO

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L’ATTIVITA’ FISICA NON INFLUISCE SUI LIVELLI DI COLESTEROLO !?!

Falso

Fare attività’ fisica riesce ad influire indirettamente sui livelli di colesterolo . Questo perché’ praticando attività’ fisica in maniera opportuna si riescono a bruciare i grassi e ad impedire che questi rimangano nel flusso sanguigno e andando inevitabilmente ad accumularsi nelle arterie. Ma non occorre sfinirsi in palestra: anche attività’ “apparentemente” più’ blande come la yoga sono benefiche in quanto riescono a riequilibrare i livelli di colesterolo (LDL e HDL)

BERE VINO ROSSO MANTIENE IL COLESTEROLO BASSO !?!

Falso

Più’ conosciuto con il nome di paradosso francese, esso sostiene che i francesi, grandi bevitori di vino rosso hanno livelli di colesterolo molto basso grazie al contenuto di un antiossidante naturale, il resveratolo, presente in abbondanza nel vino rosso. In realtà’, modiche quantità’ di vino rosso (massimo ½ bicchiere al giorno) non fanno male, ma non c’e’ nessuna evidenza scientifica, provata secondo il metodo classico, che faccia bene. Quindi se piace e non se ne più fare a meno si puo’ bere massimo ½ bicchiere di vino rosso al giorno ma senza la pretesa (o il pretesto) di abbassare – cosi facendo – il livello di colesterolo

IL COLESTEROLO BUONO DEVE ESSERE ALTO !?!

Vero e falso

Sicuramente quello più’ pericoloso “sul breve periodo” e’ il colesterolo LDL, tuttavia una ricerca condotta di recente alla Emory University School of Medicine di Atlanta negli Usa ha dimostrato che livelli molto alti di HDL aumentano del 50% il rischio di incorrere in infarti e malattie cardiovascolari. Diciamo dunque che valori di HDL compresi fra i 41 e i 60 mg/dL sono decisamente favorevoli per il benessere di cuore ed arterie ma superando questa soglia la proporzione rischio/benefici si inverte drasticamente.

CHI CONSUMA TANTI CARBOIDRATI MA POCHI GRASSI HA IL COLESTEROLO BASSO !?!

Falso.

I livelli di colesterolo sono direttamente legati (anche) all’assunzione di cibi contenenti molti grassi prevalentemente di origine animale ma, indirettamente anche all’ingestione di un surplus di carboidrati a basso indice glicemico (pane, pasta, patate, dolci, ecc..). Non bisogna infatti dimenticare che quando ci si abbuffa (occasionalmente o di prassi) il corpo immagazzina l’energia non consumata sotto forma di tessuto adiposo. Va da se’ che un tale comportamento reiterato nel tempo porta l’organismo a “stoccare” i grassi in eccesso anche sulle parete delle arterie sotto forma di placche.

CHI MANGIA MAGRO MA HA LA GLICEMIA ALTA NON DEVE TEMERE DI IL COLESTEROLO ALTO !?!

Falso

La glicemia influenza l’accumulo nel sangue della forma ossidata delle lipoproteine (quelle note con il nome di colesterolo LDL). Inoltre nel caso di diabete di tipo 2 la dimensione delle molecole di LDL sono tendenzialmente più’ piccole rispetto alla norma, ma anche più’ dense quindi riescono a penetrare nelle pareti delle arterie molto più’ facilmente rispetto a quelle di dimensioni normali e ad ossidarsi, divenendo pericolose per l’organismo.

IL CONSUMO DI CARBOIDRATI NON INFLUISCE SUI LIVELLI DI COLESTEROLO !?!

Falso

E’ importante evitare l’eccesso di carboidrati soprattutto la sera in quanto essi generano un brusco aumento della glicemia, con conseguente aumento della secrezione dell’insulina. Un elevato livello di insulina raggiunto dopo cena, stimola un enzima presente nel fegato la cui produzione e’ massima la notte soprattutto verso la 1 -2. Questo enzima è deputato alla produzione del colesterolo endogeno, chiamato così perché prodotto direttamente all’interno dell’organismo umano.

I VALORI DI COLESTEROLO NON SONO CORRELATI AL FUMO !?!

Falso

Chi pensa che non ci sia correlazione fra fumo e colesterolo alto e’ in errore. Il fumo e’ uno dei fattori riconosciuti nell’incrementare il rischio di malattie cardio-vascolari. Infatti le numerose sostanze nocive derivanti dalla combustione del tabacco (una fra tutte l’acroleina) danneggiano la pareti dei vasi sanguigni, aumentano il deposito dei grassi nelle arterie e favoriscono la formazione di pericolosi coaguli di sangue oltre a avere un potente effetto cancerogeno.

L’ALZHEIMER NON C’ENTRA CON IL COLESTEROLO !?!

Falso

Secondo studi condotti nell’Universita’ della California di San Francisco, in cui hanno valutato 90 aree del genoma correlate alla possibilità di sviluppare l’Alzheimer e di soffrire di livelli elevati di colesterolo e trigliceridi nel sangue, si è evidenziato che sei di queste regioni mostravano effetti molto forti sia sull’Alzheimer che sui livelli di colesterolo. Pertanto mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue potrebbe prevenire il rischio di sviluppare la demenza senile e malattie come l’Alzheimer. Infatti al termine di questa analisi si e’ evidenziato che, in certe persone con una determinata impostazione genetica, e’ possibile ridurre drasticamente il rischio di soffrire di Alzheimer semplicemente intervenendo a livello di riduzione del colesterolo totale (anche seguendo un’alimentazione opportuna).

I GRASSI VEGETALI SONO MIGLIORI DI QUELLI ANIMALI PER TENERE IL COLESTEROLO BASSO !?!

Falso

Occorre infatti tenere presente anche se si parla di grassi saturi o insaturi. I primi infatti, anche quando sono di origine vegetale (di palma o di cocco), sono pericolosi per la salute di cuore e arterie perché’ favoriscono l’aumento dei livelli di colesterolo. Quindi è meglio usare olio che contengono acidi grassi mono- e polinsaturi, privilegiando tra tutti l’olio extra vergine di oliva.

Inoltre, non tutti i grassi animali sono saturi: ad esempio il salmone contiene in prevalenza grassi animali, ma sono polinsaturi, e numerosi studi hanno anche evidenziato il ruolo benefico degli acidi grassi polinsaturi della serie n-3 (o 3), in particolare l’EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), che esplicano un effetto cardioprotettivo, quindi benefici per il sistema cardiovascolare e di impatto nullo sui livelli di colesterolo.

IL COLESTEROLO E’ UNA QUESTIONE EREDITARIA !?!

Vero e Falso

Sicuramente, dato che il colesterolo ha una componente endogena e una esogena derivante dal tipo di alimentazione, vi e’ in esso una componente genetica. Tuttavia attenzione a non confondere la genetica con le abitudini familiari: genitori in sovrappeso, magari anche fumatori e sedentari trasmettono “cattive abitudini” che causano il colesterolo alto e non “cattivi geni”!

IL COLESTEROLO ALTO E’ UN PROBLEMA DEGLI ANZIANI !?!

Falso

Avere livelli alti di colesterolo per molto tempo, causa effetti negativi per la salute pur mantenendosi asintomatico per anni. La prevenzione deve dunque cominciare fin dalla più’ giovane età: prima si interviene, minori sono i rischi per il cuore e le arterie.

IL GIUSTO VALORE DI COLESTEROLO E’ UGUALE PER TUTTI !?!

Vero e falso

Nonostante i valori di riferimento siano uguali per tutti (colesterolo totale al di sotto dei 200 mg/dl; colesterolo  LDL  inferiore a 160 mg/dl, e colesterolo  HDL  fra i 40mg/dL e 60mg/dL) diversi fattori possono influire su tali livelli. Un soggetto giovane e attivo, senza problemi di peso puo’ avere un colesterolo totale di 200 e non essere a rischio, perché questo valore in realtà è dato da un

HDL alto e un basso valore di LDL e trigliceridi; viceversa un soggetto di mezza eta’ obeso e sedentario, magari anche fumatore, pur avendo un colesterolo totale di circa 180 dovrebbe mettersi in allerta se i valori di HDL sono bassi ed ha alti i livelli di LDL in quanto questo comporta un elevato rischio di malattia cardiovascolari ed è da considerasi un soggetto a rischio,

I SALUMI NON FANNO POI COSì MALE !?!

Vero e falso

Fino a meno di trent’anni fa, proprio quando si comincio’ a sentir parlare di colesterolo, i salumi erano additati come fra i gli alimenti da scartare senza mezzi termini in quanto ricchi di grassi e per di più’ animali. Di recente pero’ l’Istituto di Valorizzazione dei Salumi (IVSI) e l’Istituto Salumi Italiani Tutelati (ISIT) ha disposto uno studio per analizzare come sia cambiato il patrimonio organolettico dei salumi per verificarne miglioramenti e in che senso.

MENO GRASSI il contenuto di grassi nei salumi attuali si è decisamente dimezzato passando dal 60% al 30% e proporzionalmente si e’ anche verificato un incremento della percentuale di grassi insaturi che sono passati dal 30% al 60% dei grassi totali.

ANCHE LA BRESAOLA FA MALE !?!

Falso

Di tutti i salumi, quello che si dimostrato il vincitore in fatto di “dimagrimento” e’ la bresaola che risulta anche essere il vincitore in fatto di digeribilità’ e leggerezza. Essa e’ adatta ai bambini ma anche agli adulti e agli anziani se consumato un paio di volte a settimana in porzioni ragionevoli (circa 80 grammi) inoltre sazia e non appesantisce

CONSIGLI DI NUTRIGENOMICA

TRA GENI E ALIMENTI

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ATTENZIONE AI CARBOIDRATI SPECIALMENTE A SERA

Se e’ vero che il colesterolo tende ad innalzarsi seguendo una dieta ricca di cibi di origine animale (soprattutto se ricchi di grassi) e’ importante sapere che anche i cibi ricchi di zuccheri semplici (quindi pane, pasta e riso raffinati, ma anche dolci e bibite gassate) se consumati in eccesso si trasformano in grassi. Il corpo infatti quando presenti in quantita’ eccessive non riesce a smaltirli e tende dunque ad accumularli sotto forma di colesterolo nelle arterie. Questo porta, alla lunga, ad un affaticamento della circolazione e grave rischio per il cuore.

Inoltre è importante evitare l’eccesso di carboidrati a cena (pizza, pasta, dolci), questi alimenti, generano un brusco aumento della glicemia, con conseguente aumento della secrezione dell’insulina. Un elevato livello di insulina raggiunto dopo cena, stimola l’enzima presente nel fegato HMG-CoA-reduttasi, che ha la sua produzione massima e geneticamente programmata verso le ore 1- 2 di ogni notte. Questo enzima è deputato alla produzione del colesterolo endogeno, chiamato così perché prodotto direttamente all’interno dell’organismo umano, rispetto al colesterolo “ esogeno” introdotto con gli alimenti grassi.

Ecco perchè mangiare molti carboidrati e calorie a cena fa aumentare la produzione di colesterolo!

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ATTENZIONE AI GRASSI SATURI

Se e’ vero che il colesterolo alto (e si intende qui l’LDL ossia quello cattivo) e’ un importante fattore di rischio per la salute cardiovascolare, e’ altrettanto vero che in un obiettivo generale di salute e benessere ridurre complessivamente l’assunzione di grassi saturi (principalmente di origine animale) puo’ portare soltanto benefici all’organismo e alla linea. Senza esagerare pero’: non e’ necessario, oltre che inutile, tagliare completamente i grassi, di cui il corpo ha comunque bisogno, occorre piuttosto saper scegliere (seguendo i nostri consigli) e modularne accuratamente il consumo.

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Secondo le linee guida del Ministero della Salute, per un idoneo apporto alimentare di colesterolo si consiglia un consumo giornaliero inferiore ai 300 mg. I cibi che dovrebbero essere limitati sono alimenti di origine animale in modo di ridurre l’apporto di colesterolo ed acidi grassi saturi.

  • Salumi “insaccati” (salame, pancetta, coppa)
  • Grassi di origine animale (burro, panna, strutto)
  • Grassi di origine vegetale (margarina, olio di cocco)
  • Carne (prevalentemente rossa)nei tagli piu’ grassi (bollito, ossobuco, etc.); frattaglie
  • Formaggi grassi tipo taleggio, fontina, gorgonzola, stracchino, etc.
  • Salse e creme a base grassa (maionese, salsa rosa, salsa barbecue, crema chantilly, crema pasticcera)
  • Superalcolici

I cibi che dovrebbero comparire sulla tavola tutti i giorni, in quantita’ ovviamente ragionevoli, perche’ anche i cibi cosiddetti “sani” se abusati non portano ad alcun beneficio.

  • Cereali integrali (e loro derivati), in particolare avena e orzo sembrano avere un impatto positivo nel ridurrei livelli di colesterolo
  • Frutta e verdura di stagione, quando possibile, consumate crude
  • Legumi secchi o freschi (quando e’ stagione).
  • Pesce (di tutti i tipi, anche quello apparentemente grasso come il salmone e’ in realta’ benefico per la salute di cuore e arterie in quanto contiene grassi della classe Omega 3)
  • Latte, yogurt magri e formaggi freschi
  • Olio extravergine d’oliva (in piccole quantita’)
  • Frutta secca, in particolare noci e pistacchi (sembrano avere uno spiccato effetto ipo-colesterolemizzante)

LEGUMI

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Soia e lupini sembrano avere una elevata azione ipoglicemizzante, dato che livelli alti di
zucchero nel sangue favoriscono l’accumulo di grassi non solo su addome e fianchi ma anche nelle arterie, meglio portarli in tavola con regolarita’. Inoltre hanno anche una spiccata azione di contrasto nei confronti del colesterolo cattivo

portando e di riduzione del colesterolo cattivo pari a circa 10-15% in meno. E poi costano poco e sono molto versatili.

UOVA

Secondo un recente studio, a opera dei ricercatori della University of Sidney, si è provato che le uova non sono dannose per la salute e non aumentano in modo significativo i livelli di colesterolo nel sangue. La ricerca ha infatti euova-e-colesterolo-4videnziato che il problema non è il quantitativo di colesterolo contenuto nei tuorli (l’uovo contiene circa 300 mg di colesterolo ogni 100 grammi), ma il tipo di grassi che si assumono con la dieta. La sperimentazione ha suddiviso in due gruppi i partecipanti allo studio. Il primo gruppo ha mangiato due uova al giorno per sei giorni a settimana, mentre il secondo meno di due uova ogni sette giorni. Tutti i partecipanti, tuttavia, dovevano seguire una dieta a base di grassi insaturi, ossia i grassi buoni, a scapito dei grassi saturi. Tuttavia come consiglia il Ministero della Salute se per una questione di variazione nei menu’ non seguendo una dieta rigida si desidera mangiare uova senza impattare troppo sui livelli di colesterolo, basta limitarsi a 2 alla settimana, cucinate in maniera semplice e digeribile (e quindi meglio evitare frittate e omelette e puntare su uova alla coque o all’occhio di bue o ancora sode).

LA DIETA

Il consiglio e’ quello di:

  • mangiare 3 porzioni di frutta e 2 di verdura al giorno;35-copia
  • mangiare una porzione di pesce azzurro, ricco di acidi grassi polinsaturi Omega-3, almeno 3-4 volte alla settimana;
  • mangiare una porzione di salmone almeno 2 volte a settimana;
  • privilegiare riso, pasta, pane e altri prodotti da forno in versione integrale;
  • mangiare una porzione di legumi almeno 2-4 volte alla settimana (indirizzarsi anche verso soia e derivati, come hamburger di soia, tofu e seitan);
  • prediligere sempre l’olio extra vergine di oliva come grasso da condimento e per cucinare;

OLIO DI OLIVA

OLIO-EXTRAVERGINE-DOLIVAUna recente ricerca operata dal Nutrition Research Reviews conferma che utilizzare prevalentemente grassi insaturi, in pratica condire e cucinare con olio extra vergine di oliva in primis, contribuisce a ridurre il colesterolo LDL e aumentare il colesterolo HDL.

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Scegliere la versione integrale di pane, pasta e riso consente di tenere il colesterolo sottocontrolla grazie alla massiccia presenza di fibra contenute betaglucani in grado appunto da essercitare una sorta di effetto barriera sull’assorbimento del colesterolo contenuto negli alimenti

 

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FRUTTI DI MARE

Gamberi e cozze nonostante l’aspetto apparentemente “innocuo” sono in realta’ quasi pericoloso come altrettante fette di salame in fatto di contenuto di colesterolo. Ecco perche’ nel momento in cui si sceglie di portare in tavola due a tre porzioni di pesce (pesce azzurro, merluzzo, salmone) ricco di acidi grassi della serie n-3.

MARGARINA

L’alimento in assoluto più “pericoloso” per chi ha problemi di colesterolo è la margarina e come ssa tutti gli alimenti che nell’elenco dei propri ingredienti contengono “grassi vegetali idrogenati” (prodotto da forno ma anche alcuni piatti pronti). Attenzione anche se vi e’ scritto “grassi vegetali non idrogenati” in quanto anche se il pericolo è minore, spesso si tratta di prodotti realizzati con oli di qualità scadente.

COME CUCINARE I CIBI PER RENDERLI PIU’ SALUTARI

Per tenere il colesterolo entro certi livelli non basta scegliere con cura gli alimenti da portare in tavola: una cottura adeguata può’ abbassare nettamente la concentrazione di grassi nel nostro piatto limitando pertanto l’innalzamento del colesterolo. Ecco quindi semplici dritte per cuocere senza rinunciare al gusto, rispettando la natura degli alimenti e soprattutto senza ricaricare la pietanza di grassi inutili e dannosi per l’organismo.

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BOLLITURA

Consiste nell’immergere completamente l’alimento in acqua bollente quindi a 100°C se l’alimento è molto grasso – soprattutto nella carne – avviene una forte dispersione dei grassi nell’acqua di cottura abbassandone la concentrazione nell’alimento.

E’ consigliabile per gli alimenti grassi (insaccati, carne) immergere l’alimento quando l’acqua e’ ancora fredda.

Purtroppo per le verdure si rischia di perdere il contenuto dei microelementi (sali minerali e vitamine) pertanto in questo caso è consigliabile immergere le verdure da cuocere quando e’ già’ caldissima per prevenire la fuoriuscita dei succhi facendo una cottura molto breve.

Inoltre la temperatura di cottura della bollitura non essendo elevata non degrada eccessivamente il contenuto di vitamine e di omega 3 dato che sono molecole molto sensibili al calore;

ADATTO A: Carni bianche e rosse, magre e semi-magre; pesci interi; legumi; verdure non a foglia (carote, cornetti, broccoli)

NON ADATTO A : Carni e pesci delicati (filetti), verdure a foglia

IL TRUCCO: Eliminare l’acqua di cottura della carne in quanto ricca dei grassi fuoriusciti durante la cottura; tenere invece l’acqua di cottura delle verdure (ricca di sali minerali) per realizzare minestre o brodi vegetali.

MICROONDE

Anche con questa cottura non si superano i 100 °C inoltre non si ha la dispersione dei microelementi (sali minerali e vitamine) oltre a non degradare vitamine e omega 3. Però non viene abbassato il contenuto di grassi dell’alimento pertanto non è adatto a cucinare alimenti grassi o troppo conditi.

Inoltre il microonde e’ uno dei sistemi più’ veloci in fatto di cucina pertanto cucinando alimenti magri e limitando l’utilizzo dei condimenti garantendo risultati soddisfacenti in fatto di gusto e leggerezza.

ADATTO A: Alimenti poveri di liquidi; alimenti precotti o già’ scottati per non dover prolungare troppo la cottura; alimenti dalla forma appiattita

NON ADATTO A: alimenti che richiedono lunghe cotture; alimenti delicati (filetti di pesce o di pollo); alimenti dalle diverse consistenza (le parti più’ morbide e semiliquide saranno bollenti quelle più’ compatte e densa saranno semi-crude)

IL TRUCCO: Ricordarsi di coprire con una pellicola trasparente per microonde i contenitori con i cibi da cuocere per evitare schizzi all’interno del forno e per promuovere una cottura più’ uniforme senza parti secche e parti mollicce

VAPORE

E’ di certo la cottura migliore per abbassare il contenuto di colesterolo, infatti come nella bollitura il cibo viene cotto ad una temperatura di circa 100 °C non degradando quindi le vitamine e gli omega 3 ma non il cibo non entrando in contatto con l’acqua elimina elimina il contenuto di grassi preservandone al suo interno il prezioso contenuto di vitamine e i sali minerali.

ADATTO A : Carni grasse o magre con pezzatura ridotta; filetti di pesce o tranci (no al pesce spada e al tonno si al salmone); verdure a foglia; riso basmati e tutti i risi a chicco molto fino

NON ADATTO A: pezzi molto grossi di carne e pesci interi; legumi (ci vuole troppo tempo e rischiano di rimanere crudi e secchi); alimenti contenenti poca acqua (surriscaldandosi l’acqua “interna” favorisce una cottura uniforme dell’alimento)

IL TRUCCO: Aggiungere erbe aromatiche all’acqua che produce vapore per evitare il gusto piatto tipico di questa cottura. Alloro e rosmarino sono perfetti per le carni; mezzo limone per il pesce; qualche foglia di salvia per le verdure

FORNO

E’ una cottura ad alte temperature 180°C-200°C pertanto rischia di alterare le qualità organolettiche anche se gli ultimi modelli permettono di raggiungere la temperatura desiderata in pochissimi minuti e di aggiungere modalità’ -vapore- ottenendo così il risultato di trasformare questa cottura in rapida e sana. Con il forno ‘classico’ un buon metodo è la cucina al cartoccio per avere i vantaggi di una cottura leggera e senza utilizzo di grassi. Inoltre si vuole dare sprint ai sapori richiudendo insieme all’alimento spezie ed eventualmente verdure a tocchetti.

ADATTO A: pesci interi; arrosti di tagli magri di carne; verdure con una buona percentuale di acqua

NON ADATTO A: fette di pesce o di carne molto sottili (si seccano troppo se non si dispone della combinazione vapore); cotture di alimenti di diversa consistenza

IL TRUCCO: Mettendo l’alimento quando il forno e’ già’ caldo si ottiene un risultato croccante ma non secco perché’ i liquidi rimangono intrappolati nell’alimento stesso.

GRIGLIA/FERRI

La cottura alla griglia consente di cuocere le vivande a temperature relativamente alte in tempi brevi. I modelli più’ recenti poi sono realizzati in materiale tale che non e’ necessario aggiungere olio o altri grassi per evitare che i cibi attacchino.

ADATTO A: Tranci di pesce abbastanza grassi cosi’ da evitare che la cottura prolungata li faccia seccare; tagli di carne medio-grassi (si favorisce l’espulsione dei grassi in eccesso); verdure carnose (melanzane, peperoni etc.); filetti di carne (rossa o bianca)

NON ADATTA A: Filetti di pesce; pesci piccoli; verdure a foglia; legumi

IL TRUCCO: posizionare l’alimento quando la griglia e’ già’ caldissima per evitare che rammollisca e girarlo solo due volte (una per lato) per non stressare troppo l’alimento.

Dott. Emanuele Rondina – Biologo Nutrizionista

Dott. EMANUELE RONDINA – Biologo Nutrizionista – Via Dell’Orso, N°5 / Via F. Argelati N°2 –   BOLOGNA   Email dott.emanuelerondina@gmail.com – Sito http://informamangiando.com

 

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